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Il parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga


Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è stato fondato di recente, nel 1991. Si tratta di un parco ampio oltre duecentomila ettari, occupato per la sua quasi interezza da montagne. A livello "amministrativo", il parco è stato suddiviso in 11 aree all’interno delle quali è possibile muoversi attraverso specifici itinerari naturalistici.

Gli undici distretti del parco

Le aree, chiamate anche distretti, sono:

  • Tra i Due Regni
  • Cascate e Boschi
  • Strada Maestra
  • Valle Siciliana
  • Grandi Abbazie
  • Valle del Tirino
  • Terre della Baronia
  • Alte Vette
  • Alta Valle Aterno
  • Sorgenti del Tronto
  • Via del Sale
  • Ippovia del Parco

Parco Nazionale del Gran Sasso

I distretti uno ad uno

Il distretto Tra I Due Regni è chiamato in questo modo in quanto si trova proprio laddove un tempo si trovava il confine tra il Regno di Napoli e Lo Stato Pontificio. I comuni interessati sono e Valle Castellana, Civitella del Tronto, Torricella Sicura e Campli.

Il distretto Cascate e Boschi, ce lo dice il nome stesso, è un distretto ricco di boschi e foreste, proprio al centro dei Monti della Laga. Attraverso i percorsi presenti in questo distretto, vi sarà possibile ossigenarvi, recuperare il giusto contatto con la natura ed ammirare splendidi alberi quali faggi, betulle e abeti.

Strada Maestra: anche questo distretto si trova proprio nel centro del parco. Al suo interno è possibile percorrere un itinerario di 70 km in 7 giorni. Questo itinerario non prevede solamente passeggiate attraverso splendidi boschi ma anche borghi e paesini dove si può ancora oggi toccare con mano il folklore e le tradizioni locali.

Valle Siciliana: questo distretto deve il suo nome alla famiglia Mendoza, una nobile famiglia spagnola che anticamente era proprietaria di questo feudo. Questo è l’unico distretto ad essere comodamente accessibile con l’automobile anche per una gita di un solo giorno, per la presenza del casello autostradale di Colledara.

Il distretto Grandi Abbazie è ideale per chi non cerca solamente natura ma anche cultura, borghi antichi, centri storici, aree archeologiche e bellissime abbazie da visitare.

Valle del Tirino: il Tirino è un fiume, che con la sua presenza mitiga l’ambiente e crea una situazione naturalistica e faunistica veramente unica nel suo genere.

Terre della Baronia: il nome si riferisce all’antica baronia di Carapelle e Calvisio, dove ancora oggi è possibile visitare antichi borghi e paesini suggestivi.

Alte Vette: ecco la parte più rude e selvaggia del parco, con alte vette rocciose ed una natura che solo in alta montagna è possibile ammirare. Qui è  possibile ammirare interi borghi costruiti proprio sui versanti delle montagne, in pietra calcarea.

Alta Valle Aterno: siamo alle sorgenti del fiume Aterno, con boschi ma anche pascoli ed aree coltivate. Sarà curioso andare a vedere i campi di Capitignano, dove ancora oggi si coltiva un ortaggio chiamato pastinaca che veniva coltivato ampiamente nel Medio Evo.

Sorgenti del Tronto: tra boschi di faggi e castagni ecco le sorgenti del Tronto, che con il loro andamento sinuoso riescono a modellare il paesaggio influenzandone l’aspetto ed il microclima.

Via del Sale: siamo nelle Marche, laddove un tempo passava la via Salaria, la via del sale appunto, che correva tra antichi borghi in arenaria con tipiche balconate in legno e profumati castagneti.

L’ippovia del parco si compone di un percorso naturalistico di oltre trecento chilometri da effettuarsi a cavallo oppure in mountain bike. E’ molto suggestivo in quanto i 320 km si snodano tutto attorno al Gran Sasso.